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Bankitalia stringe sulle stablecoin: più trasparenza anche sotto i 100 milioni

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La Banca d’Italia alza l’attenzione sulle stablecoin e lancia un messaggio chiaro: trasparenza e supervisione devono valere anche per gli emittenti sotto la soglia dei 100 milioni di euro, che il regolamento europeo MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation) attualmente esenta da alcune norme più stringenti.

Nel suo ultimo bollettino sulla stabilità finanziaria, Bankitalia sottolinea come anche gli operatori di minori dimensioni possano comportare rischi sistemici, specialmente nel caso di un’adozione ampia da parte del pubblico. Viene chiesto quindi che anche queste realtà si conformino a standard di trasparenza più elevati, soprattutto in termini di riserva degli asset a garanzia delle monete digitali.

L’autorità monetaria italiana richiama inoltre l’urgenza di una regolamentazione uniforme e armonizzata a livello europeo, per evitare arbitraggio normativo e disallineamenti tra i paesi membri. L’obiettivo è prevenire i rischi legati alla disintermediazione bancaria, alla stabilità dei mercati e alla protezione degli utenti.

Questo approccio si inserisce in un contesto europeo più ampio, dove si stanno già muovendo attori come la Banca Centrale Europea, preoccupata della diffusione delle crypto-stablecoin in ambiti come i pagamenti digitali e l’e-commerce.
Con questa presa di posizione, Bankitalia lancia un segnale preciso: le regole devono valere per tutti, anche per chi opera al di sotto delle soglie regolamentari.

🔗 Fonte:
Bankitalia, lente sulle stablecoin – Milano Finanza

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