Contenuto del corso
📚 ABC – Le Basi di Bitcoin
Il punto di partenza ideale per chi inizia da zero. Scopri cos'è Bitcoin, come funziona e perché rappresenta una rivoluzione monetaria, spiegato in modo semplice e accessibile.
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👨🏻‍🏫 La storia
Le origini del mito. Da Satoshi Nakamoto alle Blocksize War: il racconto degli eventi storici, delle date chiave e delle battaglie che hanno reso Bitcoin incensurabile.
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🪙 Economia e moneta
Capire il denaro per capire Bitcoin. Analisi macroeconomica su inflazione, banche centrali, sistema Fiat e perché Bitcoin è la riserva di valore definitiva (Store of Value).
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💾 Software Wallet
Gestire Bitcoin dallo smartphone o PC. Tutorial sui migliori wallet (Hot Storage) per l'uso quotidiano, interfacce utente e funzionalità per piccole somme.
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⚙️ Hardware Wallet
La vera sovranità finanziaria. Recensioni, unboxing e tutorial per configurare i dispositivi fisici (Cold Storage) e detenere le tue chiavi private completamente offline.
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🥷🏻 Privacy e Anonimato
Difendi i tuoi dati on-chain. Tecniche avanzate per preservare l'anonimato, tutorial su Coinjoin, gestione degli UTXO e protezione dell'identità digitale.
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🪢 Nodo
Diventa la tua banca. Guide passo-passo per installare e gestire un Nodo Bitcoin completo, validare autonomamente le transazioni e supportare la decentralizzazione.
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⛓️ Impatto sociale
Bitcoin come strumento di difesa dei diritti umani. Riflessioni su privacy, resistenza alla censura e libertà finanziaria contro il controllo centralizzato.
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⁉️ Domande e Risposte
Sessioni dedicate ai dubbi della community. Rispondo alle vostre domande più frequenti, dalle curiosità tecniche ai dubbi operativi raccolti nei commenti e live.
Bailout Academy

### 📋 Descrizione

📖 Introduzione: da “oro digitale” a valuta di tutti i giorni

Bitcoin è nato come sistema di pagamento elettronico peer-to-peer, ma per anni il suo utilizzo principale è stato associato al concetto di “oro digitale”: riserva di valore, strumento di protezione dall’inflazione, asset speculativo. Con l’evoluzione del Lightning Network – il principale layer 2 di Bitcoin – questo scenario sta cambiando in modo concreto, aprendo la strada a pagamenti istantanei, globali e quasi gratuiti.

Un recente report di Breez e a16z (Andreessen Horowitz) mostra come Bitcoin stia progressivamente passando da semplice “oro digitale” a valuta utilizzabile nella vita di tutti i giorni, grazie a un ecosistema sempre più ricco di servizi, applicazioni e integrazioni reali con il mondo dei pagamenti.


Che cos’è il Lightning Network?

Il Lightning Network è un layer 2 di Bitcoin: un protocollo che gira “sopra” la blockchain principale (layer 1) e ne eredita la sicurezza, ma permette di effettuare transazioni:

  • Istantanee ⏱️ – senza attendere i 10 minuti medi per blocco della chain principale.

  • A costo pressoché nullo – commissioni di rete estremamente basse, spesso impercettibili.

  • Scalabili – possibilità di gestire un numero altissimo di micropagamenti.

Tecnicamente il Lightning Network utilizza smart contract e canali di pagamento: due o più soggetti aprono un canale on-chain, spostano lì una certa quantità di Bitcoin e poi possono scambiarseli istantaneamente off-chain, regolando solo periodicamente lo stato finale sulla blockchain principale.

In questo modo:

  • Le transazioni avvengono su una rete parallela (la rete Lightning), veloce ed economica.

  • Quando serve una verifica definitiva, si torna on-chain per registrare lo stato finale sul layer base di Bitcoin.


🧠 Lightning introduce complessità (ma con un punto chiave)

Lightning non è privo di complessità: gestione dei canali, ribilanciamenti, necessità di infrastrutture e di una certa competenza tecnica. Questi aspetti hanno portato alcuni osservatori a ritenere che “Bitcoin non sarebbe mai diventato un sistema di pagamento di massa” perché il layer 2 non scala in modo perfettamente decentralizzato.

Il report evidenzia però un punto fondamentale:

  • Non è necessario che anche il layer 2 sia completamente decentralizzato come il layer 1.

Il layer base di Bitcoin (on-chain) resta:

  • Lento e costoso rispetto ai sistemi di pagamento istantanei.

  • Altamente decentralizzato e sicuro – chiunque può avviare un nodo Bitcoin con costi e requisiti relativamente contenuti.

I layer successivi (come Lightning) possono invece:

  • Centralizzarsi in parte per garantire velocità e scalabilità.

  • Essere considerati opzionali: se qualcosa non funziona o diventa troppo centralizzato, è possibile sempre tornare on-chain. I fondi non vanno persi: ritornano sul layer base.

Ne deriva un modello efficace:

  • Layer 1: massima sicurezza, decentralizzazione, finalità.

  • Layer 2+: velocità, usabilità, pagamenti di massa e micropagamenti.


🌐 Perché Bitcoin (con Lightning) è adatto ai pagamenti

Il report mette in evidenza alcuni vantaggi strutturali che rendono Bitcoin, insieme a Lightning, particolarmente adatto a diventare un sistema di pagamento globale.

💻 1. Natività digitale

Bitcoin è nativo di Internet: non deriva da sistemi bancari tradizionali, non ha bisogno di infrastrutture fisiche come sportelli, filiali, POS proprietari. Questo significa:

  • Integrazione più semplice con app, piattaforme online, servizi digitali.

  • Nessun bisogno di “aggiornare” un sistema vecchio: Bitcoin è nato per funzionare in un contesto digitale globale.

Mentre banche e circuiti legacy corrono per digitalizzarsi (home banking, app, riduzione degli sportelli fisici), Bitcoin è già pronto-by-design per il mondo online.

💸 2. Transazioni meno costose (soprattutto per gli esercenti)

Molti utenti percepiscono strumenti come PayPal, Satispay, Revolut o le classiche carte come “quasi gratuiti” perché non vedono costi diretti aggiuntivi. In realtà:

  • Il costo è sostenuto dagli esercenti, che pagano commissioni per ogni transazione.

  • Queste commissioni possono incidere sensibilmente sui margini, soprattutto per piccoli commercianti.

Con Bitcoin, e in particolare con Lightning Network:

  • Le commissioni per l’esercente sono quasi nulle ⚡.

  • Diventa sostenibile accettare anche micropagamenti di pochi centesimi, cosa impossibile con i circuiti tradizionali.

⏱️ 3.

Real-time settlement

Quando si paga con carta o POS tradizionale, il denaro viene addebitato subito all’utente, ma:

  • L’esercente non riceve i fondi in tempo reale.

  • I flussi spesso vengono regolati dopo giorni, se non settimane.

Con Bitcoin via Lightning:

  • Il pagamento è istantaneo e definitivo.

  • L’esercente può utilizzare subito i fondi ricevuti.

In molte economie, soprattutto emergenti o con sistemi bancari poco efficienti, la possibilità di incassare e spendere subito rappresenta un vantaggio cruciale.

🪟 4. Rete aperta e non censurabile

Bitcoin e Lightning costituiscono una rete aperta (open network):

  • Chiunque può partecipare, senza permessi.

  • Non esiste un singolo soggetto in grado di spegnere o bloccare il protocollo.

Al contrario, sistemi di pagamento chiusi (come circuiti privati, wallet centralizzati, startup fintech) possono essere:

  • Bloccati da governi o autorità per motivi normativi, fiscali o di privacy.

  • Limitati territorialmente o soggetti a licenze specifiche.

Un’eventuale decisione di uno Stato può spegnere Satispay o un qualsiasi altro servizio centralizzato, ma non può spegnere Bitcoin.

🌍 5. Accesso globale e inclusione finanziaria

Bitcoin ha un’infrastruttura relativamente leggera: in molte aree del mondo prive di filiali bancarie o di un sistema finanziario sviluppato, basta:

  • Uno smartphone.

  • Una connessione Internet anche

    non costante.

Per poter:

  • Ricevere e inviare pagamenti globali.

  • Accedere a forme di risparmio, donazioni, crowdfunding e altri servizi finanziari.

In molte regioni rurali o Paesi con sistemi bancari limitati, questo significa passare da “unbanked” a inclusi nella finanza globale, senza bisogno di autorizzazioni da parte di banche locali.


💱 Perché non puntare tutto sulle stablecoin?

Un’obiezione frequente è: “Se si parla di blockchain e pagamenti, non sarebbe meglio usare direttamente le stablecoin?” Il report analizza alcuni limiti strutturali di queste soluzioni.

🏦 1. Dipendenza dal mondo fisico

Le stablecoin più diffuse (come USDT o USDC) sono sì token digitali, ma:

  • Sono collateralizzate da asset del mondo reale (es. Treasury americani, depositi bancari, altri strumenti finanziari).

  • Dipendono da entità centrali che gestiscono le riserve e che devono sottostare a regole, licenze, normative.

Questo significa che, pur essendo ospitate su blockchain, non sono completamente native digitali come Bitcoin, ma rimangono legate a infrastrutture tradizionali e alla fiducia in un emittente.

⚖️ 2. Rischio normativo e centralizzazione

La centralizzazione comporta rischi importanti:

  • Un’autorità può vietare o limitare l’uso di una specifica stablecoin in un Paese o regione.

  • L’emittente può essere costretto a congelare fondi o chiudere determinati account.

In Europa, ad esempio, alcune limitazioni sull’utilizzo di specifiche stablecoin hanno mostrato come basti una decisione regolatoria per rendere complesso o non più possibile l’utilizzo di un determinato token in un’intera area geografica.

Se una valuta digitale centrale viene dichiarata illegale o non conforme in un grande mercato:

  • Gli utenti iniziano a disfarsene.

  • Il suo valore e la sua liquidità possono subire

    shock importanti.

Bitcoin, al contrario, non dipende da un emittente, non è collateralizzato da asset esterni e non può essere bloccato o revocato da una singola entità.

🔍 Conclusione sul confronto

Per questi motivi, il report conclude che:

  • Affidarsi esclusivamente alle stablecoin per i pagamenti espone a rischi normativi e di controparte.

  • Bitcoin + Lightning offre un’infrastruttura più robusta, neutrale e resistente alla censura, ideale come base per un sistema di pagamento globale.


📊 Scenario regolatorio globale su Bitcoin

Il report presenta una mappa dei Paesi in base all’atteggiamento verso Bitcoin e le criptovalute, suddividendoli in:

  • Paesi “amichevoli”: restrizioni minime, tassazione favorevole o chiara (es. El Salvador, Germania, Svizzera, Portogallo).

  • Paesi “incerti”: quadro normativo non ancora pienamente definito.

  • Paesi con restrizioni: uso limitato, regole stringenti.

  • Paesi proibitivi: divieti espliciti o sostanziale impossibilità d’uso.

Nonostante queste differenze:

  • Bitcoin resta tecnicamente utilizzabile ovunque, purché vi sia accesso a Internet.

  • Le limitazioni legali incidono su servizi centralizzati (exchange, stablecoin, fintech), ma non possono spegnere il protocollo.

Al contrario, sistemi come banche, PayPal o altri provider di pagamento sono:

  • Limitati territorialmente.

  • Spesso impossibilitati a operare liberamente in tutto il mondo.

  • Soggetti a blocchi di bonifici, restrizioni verso exchange, controlli stringenti.


🛠️ Gli attori dell’ecosistema Lightning Network

Il Lightning Network non è un semplice “protocollo astratto”, ma un ecosistema ricco di attori che svolgono ruoli diversi: dai nodi ai provider di liquidità, dai wallet alle applicazioni consumer.

🔌 1. Nodi e implementazioni Lightning

Il “cuore” della rete Lightning è costituito dai nodi, ovvero i programmi che eseguono il protocollo. Le principali implementazioni citate nel report sono:

  • LND (Lightning Labs)

  • Core Lightning (ex c-lightning)

  • Eclair / ACINQ

  • LDK (Lightning Development Kit)

  • Electrum (implementazione con supporto Lightning)

Oltre a questi, esistono altri client sviluppati open source da fondazioni e organizzazioni come:

  • OKX

  • Human Rights Foundation

  • Chaincode

  • OpenSats

  • Brink

Chi desidera operare un nodo Lightning produttivo tende a scegliere una delle implementazioni più mature (LND, Core Lightning, Eclair), per ragioni di stabilità, supporto e compatibilità.

🌊 2. Liquidity Service Provider

La liquidità è fondamentale nel Lightning Network: senza canali ben finanziati, i pagamenti non possono instradarsi in modo efficiente. Il report distingue tre categorie principali:

  • Exchange e broker come:

    • Coinbase

    • Kraken

    • Bitfinex

    • River

    • Relai

    • Binance

    • OKX

    Questi soggetti detengono grandi quantità di Bitcoin e possono aprire canali Lightning con ampia capacità, fornendo liquidità alla rete.

  • Lightning liquidity providers “puri” (non exchange):

    • Lightning Labs

    • Lightning Network Plus

    • LQwD

    • Amboss

    Il loro ruolo è fornire capacità di canale e strumenti per gestire la liquidità, senza offrire necessariamente servizi di trading.

  • Servizi di hosting per nodi Lightning:

    • Voltage

    • Blockstream

    • Blockdaemon

    Consentono di far girare un nodo Lightning su server dedicati, evitando di dover mantenere in casa l’infrastruttura hardware e di rete.

  • Lightning-as-a-Service (soluzioni chiavi in mano):

    • Breez

    • Lightspark

    • River (anche come neo-broker Bitcoin)

    • IBEX

    • ZeroHash

    Offrono infrastrutture complete per aziende e sviluppatori: dalla gestione dei canali alla fatturazione, fino alle API per integrare Lightning in applicazioni esistenti.

💳 3. Wallet: custodial vs

self-custodial

Un ruolo cruciale è svolto dai wallet Lightning, che permettono agli utenti finali di inviare e ricevere pagamenti. Il report distingue fra:

Wallet custodial (i fondi non sono sotto controllo diretto dell’utente) 🔐

  • PayPal (integrazioni Bitcoin variabili nel tempo)

  • Blink

  • Wallet of Satoshi

  • BlueWallet (per la parte custodial Lightning)

  • Muun (con parti di gestione non completamente self-hosted)

Questi wallet offrono un’esperienza utente molto semplice, ma l’utente non detiene direttamente le chiavi private: i fondi sono tecnicamente sotto il controllo del provider.

Wallet self-custodial (controllo diretto delle chiavi) 🔑

  • Phoenix (ACINQ) – uno dei più diffusi wallet Lightning self-custodial.

  • Blixt

  • Zeus

  • Altri wallet ibridi che permettono di collegarsi al proprio nodo.

Questi strumenti permettono di mantenere la sovranità sui fondi, pur rendendo relativamente semplice l’uso quotidiano di Lightning.

🌐 4. Servizi che usano Lightning “dietro le quinte”

Esistono poi servizi che utilizzano Lightning come infrastruttura interna, pur non esponendo direttamente Bitcoin all’utente finale. Un esempio tipico è quello dei pagamenti internazionali:

  • Strike, Bitnob, Osmo, Safe Money, ecc.

Il flusso tipico è:

  • L’utente invia, ad esempio, 100 dollari.

  • Il servizio converte i

    dollari in BTC via Lightning.

  • Invia i BTC alla sede nel Paese di destinazione (es. Filippine).

  • Lì i BTC vengono riconvertiti nella valuta locale.

L’utente non ha la percezione diretta di usare Bitcoin, ma beneficia di:

  • velocità;

  • costi più bassi rispetto al sistema bancario tradizionale;

  • maggiore accessibilità verso Paesi con sistemi bancari fragili.

🏦 5. Neobank e integrazione bancaria

Nuovi attori come le neobank stanno iniziando a integrare Bitcoin nei propri servizi. Il report cita, ad esempio:

  • Nubank (Brasile), banca in cui ha investito anche Warren Buffett.

  • Revolut, che già offre acquisto e vendita di Bitcoin e mostra interesse verso integrazioni più profonde.

Nel tempo è probabile che queste realtà:

  • Consentano pagamenti diretti in Bitcoin.

  • Integrino in modo trasparente Lightning Network per rendere i trasferimenti più efficienti.


📱 Applicazioni reali costruite su Bitcoin e Lightning

L’aspetto forse più interessante del report è la panoramica delle applicazioni concrete che stanno già sfruttando Bitcoin e Lightning in diversi settori: social, media, gaming, crowdfunding, e-commerce.

💬 1. Social network e micropagamenti (Nostr, Damus, Primal)

Sistemi come Damus e Primal, costruiti sul protocollo Nostr, permettono di:

  • “Zappare” altri utenti, cioè inviare donazioni di pochi satoshi (una frazione di Bitcoin) in segno di apprezzamento per contenuti, post, interventi.

Questo è reso possibile dal fatto che Lightning consente:

  • Micropagamenti quasi gratuiti – anche importi inferiori al centesimo di euro.

  • Transazioni istantanee, che rendono naturale “tipare” in tempo reale durante interazioni social.

Nel sistema tradizionale, pagare o ricevere continuamente pochi centesimi non sarebbe sostenibile per via delle commissioni minime e dell’infrastruttura bancaria sottostante.

🎧 2. Podcast e streaming: pagare (o essere pagati) per il tempo

Esistono app di streaming che integrano Bitcoin e Lightning per creare nuovi modelli di business, come:

  • Wavlake

  • Fountain

Queste piattaforme permettono di:

  • Guadagnare satoshi ascoltando podcast (l’utente riceve piccoli pagamenti per il tempo speso).

  • Pagare a consumo i creatori di contenuti: per ogni minuto ascoltato, viene inviato un microimporto, in stile “pay-per-use”.

È un

modello radicalmente diverso rispetto a:

  • Abbonamenti flat dove si paga un fisso indipendentemente dall’uso.

  • Piattaforme pubblicitarie dove il valore è mediato da terze parti.

🎮 3. Gaming con ricompense in Bitcoin

Nel settore gaming, progetti come Thunder e ZBD sfruttano Lightning per:

  • Premiare i giocatori con satoshi per le attività svolte in-game.

  • Creare economies di gioco dove la valuta ha valore reale e può essere spesa o trasferita in tutto il mondo.

L’uso di Lightning rende possibile inviare premi molto piccoli, in modo istantaneo, senza costi proibitivi.

🤝 4. Crowdfunding in Bitcoin

Piattaforme come:

  • Geyser

  • Thunderfund

permettono di organizzare campagne di raccolta fondi completamente in Bitcoin, con:

  • Trasparenza on-chain delle donazioni.

  • Possibilità di ricevere supporto da tutto il mondo, senza barriere bancarie o carte di credito.

Geyser, in particolare, è citata come piattaforma molto avanzata e ricca di progetti interessanti, sia tecnologici sia sociali.

🛍️ 5. Merchant setup, gift card e cashback

Per consentire a negozi e commercianti di accettare Bitcoin senza doversi preoccupare di aspetti tecnici, esistono diverse soluzioni pronte all’uso.

Soluzioni per esercenti

  • BTCPay Server: open source, self-hosted, permette ai merchant di accettare Bitcoin e Lightning senza intermediari.

  • BitPay: servizio commerciale che gestisce per l’esercente l’incasso in Bitcoin, con possibilità di conversione immediata in valuta fiat.

Gift card e spendibilità diretta

  • Bitrefill: piattaforma che consente di acquistare gift card e ricariche utilizzando Bitcoin, anche in modalità molto vicina all’anonimato.

In questo modo è possibile:

  • Spendere Bitcoin indirettamente per beni e servizi tradizionali.

  • Usare gift card al posto dei pagamenti fiat diretti, mantenendo maggiore privacy.

Cashback in Bitcoin

  • Servizi di cashback (es. Sat-based cashback) offrono ricompense in satoshi per acquisti effettuati online su migliaia di siti convenzionati.

Questi modelli permettono di:

  • Accumulo graduale di Bitcoin durante la spesa quotidiana.

  • Diffusione dell’uso di Bitcoin come asset di risparmio e ricompensa, a costo zero per l’utente finale.

🏢 6. Aziende e brand che accettano Bitcoin

Il report cita vari esempi di aziende che hanno già integrato pagamenti in Bitcoin, direttamente o tramite provider:

  • Mondo Convenienza (Italia) – accetta pagamenti in Bitcoin dal luglio 2022; dal report emerge un totale di circa 500.000 € di pagamenti ricevuti in cripto e una crescita del +10% nei pagamenti in Bitcoin in pochi mesi.

  • Mercari, Proton, Mullvad VPN (servizi digitali e privacy).

  • Balenciaga, Ferrari, Hublot – brand di fascia alta che hanno sperimentato o integrato pagamenti in

    Bitcoin per prodotti di lusso.

  • Travala – piattaforma tipo “Trivago/Booking” specializzata in prenotazioni pagabili in cripto.

Questi esempi dimostrano che Bitcoin è già utilizzato come mezzo di pagamento in contesti molto diversi: dall’arredamento alla moda, dal turismo ai servizi digitali.


🔐 Decentralizzazione, scalabilità e ruolo dei layer

Uno dei nodi concettuali più delicati è capire come Bitcoin possa:

  • Restare decentralizzato.

  • Scalare per miliardi di transazioni.

La risposta proposta nel report, e chiarita nella riflessione finale, è la seguente:

  • Il layer 1 (Bitcoin on-chain) è il livello in cui si massimizza decentralizzazione e sicurezza. Non scalerà mai per gestire direttamente ogni singola transazione quotidiana del pianeta.

  • I layer 2 (come Lightning) e i livelli superiori possono essere:

    • Più centralizzati in alcuni punti.

    • Ottimizzati per i pagamenti veloci e l’usabilità.

Nel caso in cui un layer 2 diventasse eccessivamente centralizzato o problematico:

  • Può fallire o venire abbandonato.

  • Gli utenti possono chiudere i canali e riportare i loro fondi on-chain.

Il risultato è una struttura a strati dove:

  • La robustezza del sistema è garantita dal layer base, che resta neutrale, pubblico, verificabile.

  • La scalabilità viene demandata ai layer successivi, che possono sperimentare soluzioni diverse senza intaccare la sicurezza di fondo.


👉 In sintesi:

Il quadro che emerge dal report su Bitcoin e Lightning Network è quello di un ecosistema già vivo e funzionante, molto più maturo di quanto spesso si percepisca.

  • Lightning Network è il layer 2 di Bitcoin che consente pagamenti istantanei e a costo quasi zero ⚡, utilizzando la sicurezza della blockchain principale.

  • Bitcoin è nativo di Internet, aperto, globale e resistente alla censura: ideale come base per un sistema di pagamento mondiale.

  • Le stablecoin sono utili ma centralizzate e legate al mondo fisico, con rischi normativi che non esistono allo stesso modo per Bitcoin.

  • Esiste già un’ampia rete di nodi, provider di liquidità, wallet, neobank e servizi Lightning-as-a-Service che rendono l’uso di Bitcoin sempre più semplice per utenti e aziende.

  • Applicazioni reali – dai social Nostr al podcasting, dal gaming al crowdfunding, fino a merchant come Mondo Convenienza, brand di lusso e piattaforme come Travala – dimostrano che Bitcoin è già usato per pagare e farsi pagare.

  • Bitcoin può quindi continuare a essere oro digitale sul layer 1 e, contemporaneamente, valuta di tutti i giorni sui layer superiori, senza compromettere la propria natura decentralizzata.

L’evoluzione attuale mostra come la domanda non sia più se Bitcoin possa essere usato come mezzo di pagamento, ma quanto velocemente le persone e le imprese adotteranno l’infrastruttura che è già disponibile oggi 🌍⚡.

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