📖 Riassunto:
L’unboxing e la prima prova di Ellipal Card un hardware wallet con formato carta + starter device, progettato per generare e conservare chiavi private offline e interagire via NFC con un’app mobile. Il kit include carte X (utilizzabili come portafogli aggiuntivi), il dispositivo starter e materiale per il backup. L’esperienza è semplice e portatile, ma emergono osservazioni importanti su backup e closed source.
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Formato card: aspetto discreto e facilmente trasportabile, più anonimo rispetto a un dispositivo tipo Ledger.
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Generazione offline della chiave: creazione della seed all’interno del dispositivo, modalità air‑gapped tramite carte NFC.
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Supporto multi‑crypto attraverso l’app, con molte monete/token disponibili.
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App e firmware closed source (segnalato durante la verifica), possibile elemento negativo per chi privilegia trasparenza e auditabilità.
💡 Punti chiave:
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Setup guidato via starter device + carta NFC: il device genera la chiave privata offline e la associa alla carta.
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PIN esclusivamente numerico (non alfanumerico) per l’accesso al dispositivo.
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Opzione passphrase presente e abilitabile durante la creazione del wallet.
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Possibilità di duplicare la carta per avere più copie della stessa chiave (utile ma richiede attenzione alla sicurezza).
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Flusso di backup non forzato: la seed phrase è mostrata, ma è possibile saltare il passaggio, creando un rischio operativo.
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Interfaccia app con sezioni di mercato, NFT e discovery: orientata a utenti che vogliono gestire più crypto e servizi correlati.
🛠️ Cosa c’è nella confezione e come funziona (passaggi pratici):
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Carte X (più carte per più wallet o duplicati).
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Starter device che alimenta la carta via NFC e mostra il menu per creare/recuperare wallet.
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Procedura tipica: accendere il device → scegliere create wallet → inserire la carta NFC → impostare PIN → (opzionale) abilitare passphrase → il device genera la seed offline e la associa alla carta.
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Per usare il wallet: avvicinare la carta al telefono con l’app Ellipal e confermare le transazioni tramite il device/carta.
🔑 Sicurezza e aspetti critici:
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Generazione offline della chiave è un punto positivo: la seed viene creata senza connessione diretta a internet.
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Backup della seed è disponibile ma non obbligatorio dal flusso di setup: ciò può portare a utenti che attivano il wallet senza aver salvato le 12 parole.
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Closed source dell’app/firmware: per chi richiede massima trasparenza e revisione del codice, questo rappresenta un limite rispetto a soluzioni open source.
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Il formato carta aumenta l’anonimato in caso di smarrimento, ma la duplicazione della chiave su più carte richiede procedure rigorose di custodia per evitare esposizione della seed.
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Assenza di collegamento a PC limita attacchi via host, ma riduce anche opzioni di gestione/recupero avanzate come aggiornamenti o diagnostica via desktop.
📊 Prezzo e confronto con altri wallet:
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Prezzi verificati durante la prova: Ellipal Card kit indicato intorno a $79 (con offerte locali anche intorno a ~€49 al momento della verifica).
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Ledger rimane molto diffuso e spesso più economico per i modelli base (esempio: prezzi entry‑level inferiori rispetto al kit Ellipal); vantaggi: ampia adozione, integrazione desktop e aggiornamenti firmware consolidati.
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Beatbox (citato come alternativa open source e focalizzata su Bitcoin): preferibile per chi cerca trasparenza e focus Bitcoin‑centric.
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A parità di costo, la scelta può cadere su Ledger per l’ecosistema e la notorietà; Ellipal è interessante per chi vuole un dispositivo discreto a forma di carta e un’esperienza mobile‑first.
⚡ Pro e contro sintetici:
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Pro: formato carta discreto e portatile, generazione offline della chiave, duplicazione carta, app multi‑crypto completa.
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Contro: app/firmware closed source, backup della seed non imposto durante setup (rischio per utenti meno esperti), nessuna connessione PC per operazioni avanzate.
🧭 Verdetto e consigli d’uso:
Ellipal Card rappresenta una soluzione valida per chi cerca portabilità e un approccio air‑gapped tramite carte NFC. Può essere preferibile a chi vuole un oggetto poco riconoscibile in portafoglio. Tuttavia, per chi dà priorità a trasparenza del software o ad un ecosistema molto diffuso con supporto desktop, Ledger o dispositivi open source (citato Beatbox) possono essere scelte migliori. Fondamentale: non attivare o usare il wallet senza aver copia fisica e verificata della seed phrase.
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Consiglio pratico: al termine del setup, verificare realmente la seed scrivendola e facendo la verifica prevista prima di depositare fondi.
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Se serve solo Bitcoin o si vuole massimo della trasparenza: considerare soluzioni open source dedicate a Bitcoin.
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Se si vuole multi‑crypto con buona diffusione: valutare Ledger per l’ecosistema e gli aggiornamenti.
🔎 Nota finale sul flusso di backup:
Il sistema mostra la possibilità di visualizzare e verificare la seed phrase a 12 parole, ma la procedura permette di saltare quella fase: attenzione perché ciò aumenta il rischio di perdita definitiva dei fondi. Prima di considerare il dispositivo operativo, assicurarsi che la seed sia stata correttamente annotata e verificata su carta.
👉 In sintesi:
Ellipal Card è un hardware wallet interessante per portabilità e anonimato (formato carta) con generazione offline della chiave e supporto multi‑crypto 🛠️. Tuttavia presenta limiti importanti: software/firmware closed source, backup della seed non obbligatorio e assenza di connessione desktop 🔑. Per chi cerca trasparenza o un ecosistema consolidato, vale la pena confrontarlo con soluzioni come Beatbox (open source/Bitcoin‑centric) o Ledger (diffusione e supporto). Verificare sempre la scrittura e la validazione della seed prima di custodire fondi significativi 📬.