📖 Riassunto:
In questa terza lezione si entra nel cuore tecnico di Bitcoin, spiegando come funziona davvero la blockchain — la famosa “catena di blocchi” che tiene in piedi tutto il sistema.
Ogni transazione di Bitcoin non viene confermata subito: finisce prima in una grande “piscina” chiamata mempool, dove i miner scelgono quali transazioni includere nel loro blocco. Ogni miner prova a risolvere un problema matematico complesso; chi ci riesce per primo aggiunge il blocco alla blockchain e riceve la ricompensa.
Ma può capitare che due miner risolvano il problema quasi contemporaneamente, creando due versioni diverse della blockchain. In questo caso la rete “si biforca” (un fork): una catena dice che Marco ha inviato 10 euro a Bob, l’altra che li ha inviati ad Alice.
Come si decide qual è quella vera?
La catena più lunga diventa quella ufficiale, perché è quella su cui è stato speso più lavoro computazionale. L’altra diventa una catena orfana, che viene abbandonata.
Ecco perché, quando invii Bitcoin, si consiglia di aspettare almeno 6 conferme: servono per essere sicuri che la tua transazione sia sulla catena principale e non su una orfana.
Ogni blocco di Bitcoin contiene circa 1000 transazioni e viene minato ogni 10 minuti circa. Per questo la rete è molto sicura ma lenta, elaborando solo una manciata di transazioni al secondo (rispetto, ad esempio, alle migliaia di Solana o Ethereum).
I miner vengono pagati con una ricompensa in Bitcoin: attualmente (dopo diversi dimezzamenti, detti halving) ricevono 3,125 BTC per blocco. Questo meccanismo serve a mantenere scarsità e deflazione, limitando la quantità massima di Bitcoin a 21 milioni.
Infine, viene introdotto il tema del 51% attack: se un singolo miner controllasse più della metà della potenza di calcolo, potrebbe teoricamente decidere quali transazioni convalidare. Nella pratica però è quasi impossibile, perché la rete è troppo grande e costosa da controllare, e un attacco del genere farebbe crollare il valore stesso di Bitcoin.
💡 Punti chiave:
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Le transazioni finiscono nella mempool prima di essere confermate.
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Se due miner trovano la soluzione insieme, nasce un fork: la catena più lunga vince.
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Si aspettano 6 conferme per essere sicuri che la transazione sia valida.
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Ogni blocco contiene circa 1000 transazioni e richiede 10 minuti per essere minato.
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La ricompensa dei miner si dimezza ogni 4 anni (halving) e oggi è di 3,125 BTC.
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Il 51% attack è teoricamente possibile ma praticamente irrealizzabile.
📈 Aggiornamento:
L’ultimo halving di Bitcoin è avvenuto il 19 aprile 2024, riducendo la ricompensa per blocco da 6,25 BTC a 3,125 BTC. Il prossimo è previsto per il 2028.
👉 In sintesi:
La blockchain di Bitcoin è un sistema che funziona grazie alla fiducia nel lavoro collettivo dei miner.
Le regole sono semplici: chi lavora di più, chi consuma più energia, costruisce la catena più lunga — e quindi più affidabile.
È questo equilibrio, tra sicurezza, scarsità e consenso, che rende Bitcoin incorruttibile e unico nel mondo digitale.