### 📋 Descrizione
📖 Riassunto introduttivo
Il Bitcoin Everything Indicator è un indicatore composito pensato per offrire una vista “a 360 gradi” sul mercato di Bitcoin 🧠.
Combina dati macroeconomici, metriche on-chain, dati dei miner e analisi tecnica per individuare aree di possibile ipercomprato (zone a rischio di top) e ipervenduto (zone di accumulo potenzialmente interessanti).
Dal 2011 ad oggi, in backtest, una strategia che segue i segnali di questo indicatore avrebbe:
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Sovraperformato il semplice buy & hold (compra e tieni) anche del 200–300% 📊.
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Ridotto i drawdown massimi (perdite sul capitale) dal classico 60–90% di Bitcoin a circa 20% in media.
Tuttavia, si tratta sempre di backtest e di uno strumento di analisi, non di un oracolo operativo: il passato non garantisce il futuro e la gestione concreta delle posizioni resta l’elemento decisivo.
💡 Indicatore ≠ ordine di borsa
Un punto fondamentale: un indicatore “indica” una situazione, non dice cosa fare.
Anche se uno strumento ha funzionato bene storicamente, questo non lo rende un sistema infallibile per comprare e vendere “ad occhi chiusi”.
Nella pratica operativa contano fattori che nessun grafico può gestire al posto dell’utente:
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Quando comprare (timing di ingresso).
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Quanto comprare (dimensione della posizione, money management).
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Quando vendere (realizzo parziale o totale, in una o più fasi).
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Gestione dell’emotività (paura, euforia, ansia durante forti movimenti di prezzo).
Per questo è semplice “millantare” performance straordinarie con un indicatore magico, ma molto più complesso è gestire correttamente le posizioni nel tempo.
🧠 Come funzionano in generale gli indicatori di mercato
Gran parte degli indicatori più noti (sia tecnici, sia on-chain) si basa sul concetto di fasce di ipercomprato e ipervenduto:
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Fascia alta = ipercomprato
Mercato “tirato” come un elastico: troppa euforia, prezzi sovrastimati, aumento della probabilità di correzioni o invertimenti di trend. -
Fascia bassa = ipervenduto
Paura, FUD, depressione di mercato: prezzi considerati “a sconto”, condizioni potenzialmente favorevoli per l’accumulo.
Questa logica è simile, ad esempio, al noto Fear & Greed Index per il mercato cripto: valori estremi di paura o avidità spesso coincidono con fasi di inversione o esaurimento del movimento in corso.
🧩 Da cosa è composto il Bitcoin Everything Indicator
Il Bitcoin Everything Indicator è un indicatore composito che unisce più sorgenti di informazione, ognuna con un peso diverso:
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Dati macroeconomici (come la massa monetaria M2) 🌍.
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Dati fondamentali su Bitcoin (es. ricavi dei miner, halving, cicli di mercato) ⛏️.
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Dati on-chain (spostamenti di BTC, profitti/perdite realizzate, indirizzi attivi) 🔗.
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Analisi tecnica (indicatori derivati da prezzi e volatilità) 📈.
Ogni componente fornisce un “pezzo di puzzle” utile a valutare se Bitcoin si trovi in una fase statisticamente simile a top di ciclo o a minimi interessanti.
📊 1. Massa monetaria M2: la liquidità globale
La prima componente chiave è la massa monetaria M2, un indicatore macroeconomico che misura:
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Contanti e depositi bancari.
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Obbligazioni e strumenti di breve termine assimilabili a “quasi moneta”.
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In generale, la liquidità disponibile nel sistema economico.
L’idea di fondo è semplice:
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Più M2 cresce ➜ più liquidità circola nel mondo ➜ più semplice che una parte di questa venga allocata in asset rischiosi e speculativi come Bitcoin.
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M2 stagnante o in calo ➜ meno “benzina” per alimentare bull market aggressivi.
M2 è consultabile, ad esempio, su TradingView cercando “M2 Money Stock” nella sezione Economia (solitamente si utilizza la serie della Federal Reserve 🇺🇸).
⛏️ 2. Puell Multiple: redditività dei miner
Il Puell Multiple (spesso italianizzato in “multiplo di Puell”) misura quanto stanno guadagnando i miner rispetto alla loro media storica.
Funziona così, in modo semplificato:
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In nero: il prezzo di Bitcoin.
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In arancione: il Puell Multiple, cioè un rapporto tra i ricavi giornalieri dei miner e la loro media storica.
Interpretazione:
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Valori alti ➜ i miner guadagnano molto più della media ➜ spesso ciò avviene in fasi di forte euforia e prezzi molto alti ➜ zona probabile di ipercomprato.
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Valori bassi ➜ ricavi compressi, miner sotto stress ➜ condizioni tipiche di fondi di mercato e possibili zone di accumulo.
Il Puell Multiple è storicamente ben correlato ai cicli di halving, perché i ricavi dei miner cambiano drasticamente ogni 4 anni a seguito del dimezzamento della reward per blocco.
🔗 3. MVRV Z-Score: prezzo vs valore realizzato
Un’altra componente fondamentale è l’MVRV Z-Score, un indicatore che confronta:
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Market Cap (prezzo attuale × numero di BTC in circolazione).
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Realized Cap (valore di ogni Bitcoin alla sua ultima transazione on-chain).
La logica della Realized Cap è questa:
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Ogni BTC “porta” con sé il prezzo a cui è stato spostato l’ultima volta (solitamente comprato o venduto).
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Finché non viene spostato di nuovo, si assume che il suo “costo base” resti quello.
Quando la differenza tra Market Cap e Realized Cap diventa molto grande (deviazione standard elevata), l’MVRV Z-Score lo evidenzia con una barra arancione alta:
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Zona rossa (in alto) ➜ molta gente è seduta su forti profitti ➜ aumentano le probabilità che inizi una fase di forte presa di profitto ➜ possibile top di mercato.
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Zona verde/bassa ➜ molti BTC sono in perdita o marginalmente in profitto ➜ tipica di bottom e fasi di accumulo da parte di investitori pazienti.
L’MVRV Z-Score è uno degli indicatori che storicamente ha segnalato in modo abbastanza preciso i grandi top di ciclo di Bitcoin 🔍.
💹 4. Spent Output Profit Ratio (SOPR): BTC spesi in profitto o perdita
Lo Spent Output Profit Ratio (SOPR) misura se i Bitcoin spesi in un certo periodo sono stati venduti:
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In profitto rispetto al prezzo di acquisto.
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In perdita rispetto al prezzo di acquisto.
Sul grafico:
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Barre verdi ➜ molti BTC vengono spostati in profitto ➜ tipico dei top o delle fasi di euforia.
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Barre rosse ➜ BTC spostati in perdita ➜ spesso coincide con capitolazioni e buone occasioni di acquisto per chi accumula sul lungo periodo.
Come gli altri indicatori on-chain, anche il SOPR è pensato per individuare zone statisticamente estreme più che per dare segnali di trading intraday.
📉 5. Bitcoin Crosby Ratio: componente tecnica
All’interno del Bitcoin Everything Indicator si trova anche il Bitcoin Crosby Ratio, una metrica di natura più tecnica, meno intuitiva rispetto alle precedenti.
In forma semplificata:
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Si basa su un calcolo matematico complesso legato a una media mobile a 30 periodi e alla volatilità del prezzo.
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Utilizza l’arcotangente di questa combinazione per generare un valore oscillante.
Anche qui l’obiettivo finale è sempre lo stesso:
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Zona rossa ➜ possibili condizioni di ipercomprato.
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Zona verde ➜ possibili condizioni di ipervenduto.
👥 6. Indirizzi attivi negli ultimi 28 giorni
Un altro tassello importante è l’indicatore sugli indirizzi attivi negli ultimi 28 giorni, che fornisce una misura dell’attività della rete:
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Aumento degli indirizzi attivi ➜ nuovi utenti entrano, più transazioni, più movimento ➜ conferma di un trend rialzista o di forte interesse sul mercato.
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Stagnazione o calo ➜ minore partecipazione ➜ spesso associato a fasi di consolidamento o indebolimento del trend in corso.
Anche questo dato non dà “segnali” da solo, ma integrato con gli altri aiuta a capire se il movimento di prezzo è supportato da vera attività on-chain oppure no.
⚙️ La sintesi: come nasce il Bitcoin Everything Indicator
Mettendo insieme tutte le componenti descritte (M2, Puell Multiple, MVRV Z-Score, SOPR, Crosby Ratio, indirizzi attivi, ecc.) si ottiene il Bitcoin Everything Indicator, una barra oscillante che può trovarsi:
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Nella parte bassa ➜ area storicamente associata a ipervenduto e possibili minimi di ciclo.
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Nella parte alta ➜ area di probabile ipercomprato e possibili top di mercato.
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In zona centrale ➜ fasi intermedie, spesso di prosecuzione del trend esistente.
Nei backtest pubblicati, una strategia che:
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Accumula quando l’indicatore è in zona di forte ipervenduto.
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Scarica posizioni o alleggerisce quando entra in zona di ipercomprato estremo.
avrebbe mostrato performance migliorative e drawdown ridotti rispetto al semplice comprare e tenere per sempre.
🌐 Dove trovare questi indicatori (gratis e a pagamento)
Il Bitcoin Everything Indicator in sé è proposto come strumento a pagamento (ad esempio su Bitcoin Magazine Pro), ma molte delle sue componenti sono disponibili gratuitamente su diverse piattaforme:
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TradingView
Ideale per M2, grafici di prezzo, indicatori tecnici standard e diversi script pubblici della community. -
Bitcoin Magazine / Bitcoin Magazine Pro
Ospita vari grafici on-chain come Puell Multiple e MVRV Z-Score. -
charts.bitbo.io (indicata come “charts bitbot doo” nella trascrizione)
Raccolta ampia di grafici relativi a:-
Mining (hashrate, revenue, difficoltà, ecc.).
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Prezzo e proiezioni (Stock-to-Flow, Power Law, modelli vari).
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Dati on-chain (MVRV, SOPR, indirizzi, supply, ecc.).
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Incrociando questi siti è possibile ricostruire buona parte dei segnali su cui si basa il Bitcoin Everything Indicator, senza costi aggiuntivi 💻.
📍 Situazione attuale dell’indicatore
Secondo le ultime letture descritte, il Bitcoin Everything Indicator si trova circa a metà della sua scala, intorno al 50%.
Interpretazione proposta:
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Non siamo in ipercomprato estremo ➜ l’indicatore non segnala ancora una classica area da “massima allerta” tipica dei top di ciclo.
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Non siamo in ipervenduto ➜ non ci si trova in una condizione di disperazione di mercato come nei minimi profondi dei bear market.
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Trend dell’indicatore moderatamente rialzista ➜ suggerisce, statisticamente, che possa esserci ancora spazio di crescita prima di un’eventuale fase di eccesso.
Analizzando il passato, fasi in cui l’indicatore era “a metà” ma in trend ascendente sono spesso coincise con buoni momenti per continuare ad accumulare nel medio-lungo periodo, pur con la presenza di normali ritracciamenti lungo il percorso 📈.
🚨 Limiti fondamentali: cosa NON aspettarsi
È essenziale ricordare alcuni limiti strutturali:
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Indicatori in ritardo
Gli indicatori sono lagging: non muovono il prezzo, ma reagiscono a ciò che il prezzo ha già fatto.
Usarli per “prevedere” il prossimo movimento tick-by-tick può portare a seri errori. -
Nessuna garanzia sul futuro
Che un indicatore abbia funzionato bene dal 2011 non significa che continuerà a farlo allo stesso modo nei prossimi cicli. -
Rischio di fede cieca
Seguire ciecamente un grafico, senza piani di gestione del rischio (stop, size, orizzonte temporale) è pericoloso. -
Psicologia e disciplina
Anche con il miglior indicatore del mondo, la differenza concreta la fanno disciplina, pazienza e gestione emotiva.
🛠️ Strumenti utili per gestire Bitcoin
Oltre agli indicatori, il video da cui è tratta la trascrizione citava alcuni strumenti pratici, tipicamente utilizzati da chi gestisce Bitcoin in maniera strutturata:
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Servizi per acquistare BTC
Piattaforme come Relai (o altri broker/Exchange regolamentati) permettono l’acquisto periodico (DCA) in modo semplice. -
Hardware wallet
Dispositivi come il BitBox02 (versione Bitcoin only) sono pensati per conservare BTC in modalità self-custody, con:-
Software open source.
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Supporto per mini script e silent payments.
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Backup sicuro della seed phrase (anche tramite scheda SD).
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Servizi per il calcolo delle tasse
Strumenti online come T-Tax semplificano la dichiarazione fiscale delle criptovalute, calcolando plusvalenze/minusvalenze in modo automatizzato.
Questi strumenti non sostituiscono lo studio, ma aiutano a operare con maggiore sicurezza sul piano operativo, legale e di custodia 🔑.
👉 In sintesi:
Il Bitcoin Everything Indicator è un indicatore composito che unisce macroeconomia, dati dei miner, metriche on-chain e analisi tecnica per individuare fasi di ipercomprato e ipervenduto su Bitcoin.
Storicamente, una strategia che ne segue i segnali avrebbe sovraperformato il semplice buy & hold e ridotto i drawdown, ma resta uno strumento descrittivo, non una bacchetta magica.
Nella fase attuale, con l’indicatore intorno al 50% e in trend moderatamente rialzista, i dati suggeriscono che, statisticamente, potrebbe esserci ancora spazio di crescita, pur senza escludere ritracciamenti.
La chiave rimane sempre la stessa: usare gli indicatori come supporto all’analisi, mantenere gestione del rischio e disciplina emotiva, evitando di affidarsi ciecamente a qualsiasi “segnale magico” ⚖️.