📖 Riassunto:
Il Trezor Safe 5 è un hardware wallet open source pensato per la custodia di criptovalute con funzionalità avanzate come Shamir Backup, schermo touch e supporto multi-coin. Si posiziona come alternativa diretta a dispositivi come il BitBox02 Nova, offrendo alcune differenze tecniche e di prezzo rispetto al più recente Safe 7.
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Prezzo: Safe 5 intorno a €169–€170, Safe 7 previsto a €250.
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Connettività: Safe 5 richiede alimentazione via cavo (USB‑C); Safe 7 introduce uso senza cavo e maggiore mobilità.
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Backup avanzato: supporto per Shamir Secret Sharing (suddivisione della seed in più share).
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Open source per Trezor e BitBox02; Ledger rimane closed source.
💡 Prima impressione e confezione:
Il packaging include il dispositivo e un cavo USB‑C. È presente una linguetta anti‑tamper e uno slot per scheda SD che permette backup aggiuntivi. Il design mostra bordi evidenti intorno allo schermo, mentre il touch è stato valutato come comodo e reattivo. Alcuni dettagli estetici (superfici appiccicose al tatto) possono risultare poco gradevoli inizialmente, ma non incidono sul funzionamento.
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Slot SD utile per backup offline.
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Anti‑tamper presente sulla confezione.
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Schermo touch con dimensioni contenute ma buona usabilità.
🛠️ Installazione e primo avvio:
L’installazione richiede il download di Trezor Suite su PC. Durante la procedura il firmware viene installato automaticamente sul dispositivo. L’interfaccia guida alla creazione del wallet, all’impostazione del PIN e alla scelta delle opzioni di backup. È possibile saltare temporaneamente il backup, ma il sistema ricorda di completarlo per garantire il ripristino.
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Firmware installato tramite computer; procedura guidata in Trezor Suite.
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PIN impostabile direttamente tramite touch screen.
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Lingua inizialmente suggerita l’inglese dall’interfaccia, ma la Suite offre impostazioni aggiuntive.
🔑 Opzioni di backup: seed e Shamir:
Oltre alla classica seed phrase da 20 parole, il Safe 5 supporta lo Shamir Backup (sistema di condivisione della chiave privata in più pezzi). Questo permette di generare N share e definire una soglia M (ad esempio 3 su 5) per il ripristino: una soluzione che combina resilienza e maggiore sicurezza operativa.
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Seed standard: 12 o 20 parole (dipende dall’impostazione scelta).
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Shamir: suddivisione in più share con soglia di recupero configurabile (es. 3 di 5).
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Vantaggio: riduzione del rischio legato al furto o perdita della seed completa.
🧠 Sicurezza interna e confronto tecnico:
Il Safe 5 utilizza Secure Element, una soluzione similare a quella impiegata da Ledger, per la protezione delle chiavi. Il Safe 7 introduce un sistema dual‑chip (stesso approccio adottato dal BitBox02), pensato per aumentare l’isolamento e la resilienza contro attacchi avanzati. L’essere open source rimane un punto di forza per Trezor e BitBox02 rispetto a dispositivi closed source.
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Safe 5: Secure Element per protezione delle chiavi.
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Safe 7: dual‑chip, schermo più grande e fattura più premium.
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Open source: permette verifica indipendente del codice e maggiore trasparenza.
⚡ Connettività e portabilità:
Il Safe 5 richiede alimentazione via cavo (USB‑C) per funzionare: la connessione con lo smartphone non è prevista via Bluetooth e, nella pratica, l’app mobile non riesce a comunicare con il dispositivo se non è collegato fisicamente. Questo limita la portabilità rispetto a soluzioni come il BitBox02 Nova, che implementa comunicazione wireless e può essere alimentato in modi più flessibili. Il Safe 7 invece introduce l’uso senza cavo, aumentando l’usabilità in mobilità.
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Safe 5: funziona solo se alimentato via cavo; pairing mobile non supportato senza collegamento fisico.
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BitBox02 Nova: maggiore integrazione smartphone e possibilità di operare in mobilità.
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Safe 7: progettato per funzionare anche senza cavo (maggiore portabilità).
📬 Integrazioni e funzioni avanzate (coinjoin):
La Suite offre la possibilità di interagire con software esterni per privacy, come CoinJoin (es. Wasabi o altre soluzioni). Alcune fonti online riportano opinioni discordanti sull’uso di Trezor per CoinJoin, quindi è opportuno verificare le integrazioni supportate ufficialmente e comprendere i rischi/benefici prima di procedere. La possibilità di eseguire alcune operazioni direttamente dal dispositivo rimane un vantaggio rispetto ad altri wallet che richiedono passaggi esterni.
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CoinJoin: integrazione possibile, ma consigliabile approfondire la compatibilità attuale e le raccomandazioni degli sviluppatori degli strumenti di privacy.
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Documentazione e tutorial: presenti risorse video e testuali, ma è importante consultare le fonti aggiornate.
⚖️ Pro e contro principali:
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Pro: open source, Shamir Backup, supporto multi‑coin (versione universale), possibilità di passare a Bitcoin‑Only software, schermo touch gradevole.
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Contro: Safe 5 non è pensato per l’uso mobile senza cavo, prezzo vicino a competitor che offrono maggiore portabilità, alcune preferenze d’uso possono ridurre la scelta a dispositivi alternativi.
🔍 Valutazione pratica:
Nel complesso il Trezor Safe 5 risulta solido, intuitivo nell’installazione e ricco di funzionalità di sicurezza avanzate. Tuttavia la mancanza di connettività mobile diretta sul modello Safe 5 penalizza chi cerca un dispositivo da usare frequentemente in mobilità. Per utenti orientati al multi‑coin e alla trasparenza del codice, il dispositivo rappresenta una scelta valida; per utenti che privilegiano la gestione quotidiana via smartphone, dispositivi come BitBox02 Nova possono risultare più comodi.
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Punteggio indicativo: 8/10 per robustezza, funzioni e sicurezza; penalizzato per la scarsa compatibilità mobile sul modello Safe 5.
👉 In sintesi:
Il Trezor Safe 5 è una soluzione sicura e open source con ottime opzioni di backup (incluso lo Shamir) e buone possibilità di personalizzazione software (Bitcoin‑Only). È consigliato a chi cerca trasparenza, robustezza e funzioni avanzate. Chi necessita invece di massima portabilità e uso quotidiano via smartphone dovrebbe considerare alternative come il BitBox02 Nova o attendere il Safe 7, che introduce connettività e design più premium.