I migliori investimenti in questo periodo di dominanza fiscale.
Tempo di lettura: 20:00 minuti ⏳
INDICE ☝🏻
Introduzione
Dominanza fiscale
Esempio dal passato
Stiamo per tagliare i tassi
La Fed in difficoltà
I migliori investimenti in questo scenario
Come tenere traccia degli sviluppi
Fonti ed approfondimenti
L’articolo in 30 secondi
Il debito pubblico è alle stelle e sta costringendo le Banche Centrali a fare mosse drastiche per mantenere a galla l’economia. Siamo entrati in un’era di dominanza fiscale, dove i deficit stanno limitando l’efficacia delle politiche monetarie, e l’inflazione rischia di diventare una costante.
Cosa significa tutto questo per gli investitori? Scopriamo insieme le migliori strategie per proteggere e far crescere il tuo portafoglio, mentre i mercati attraversano una trasformazione radicale.
Oro, Bitcoin e azioni internazionali potrebbero essere le tue carte vincenti in questo nuovo scenario!
Questo articolo è un riassunto del report di Settembre di Lyn Alden, in fondo alla pagina trovi il link per leggere l’articolo originale. Se preferisci la versione video, puoi trovarla facilmente sul mio canale YouTube.
NB: Tutto ciò che leggerai in questo articolo è frutto delle mie ricerche e rappresenta un materiale a scopo formativo, NON è in alcun caso da intendere come un consiglio finanziario.
Introduzione
Ciao a tutti! Se sei qui, probabilmente ti stai chiedendo: “Cosa dovrei comprare? In cosa dovrei investire nei prossimi 5 anni?” Beh, oggi ti darò delle risposte basate su una realtà economica che pochi stanno considerando… ed è una realtà che potrebbe stravolgere tutto ciò che sappiamo sugli investimenti.
Il mondo sta entrando in una nuova era di debiti altissimi, tassi d’interesse manipolati, e una politica monetaria che sembra aver perso il controllo. Ma non preoccuparti, perché con la giusta strategia possiamo non solo proteggerci, ma anche trarne vantaggio.
Oggi ti spiegherò come questi enormi debiti impattano le nostre decisioni di investimento, ti mostrerò esempi reali di ciò che sta accadendo ora e condividerò le migliori opportunità d’investimento per prosperare in questo contesto. Resta con me, perché capire tutto questo potrebbe fare la differenza tra proteggere il tuo portafoglio o perderne gran parte.
Dominanza fiscale
La dominanza fiscale si verifica quando il livello del debito pubblico di un paese è così elevato che le politiche fiscali (spese del governo, deficit e debito) influenzano direttamente le decisioni di politica monetaria delle banche centrali.
In altre parole, la banca centrale perde una parte della sua indipendenza perché è costretta a mantenere i tassi di interesse bassi per permettere al governo di gestire il suo debito.
Perché è importante oggi? Negli ultimi decenni, il debito degli Stati Uniti è cresciuto fino a superare il 100% del PIL, un livello che spinge sempre più verso la dominanza fiscale.
Il governo deve finanziare spese sempre più grandi (ad esempio per la sicurezza sociale, sanità e difesa) e questo crea una situazione in cui la Fed, la banca centrale americana, non può alzare troppo i tassi di interesse, poiché ciò renderebbe il debito insostenibile.
Esempio dal passato
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti accumularono una quantità enorme di debito per finanziare lo sforzo bellico. Il governo di Franklin D. Roosevelt aveva un controllo senza precedenti sulla politica fiscale e monetaria. La Federal Reserve non era indipendente come oggi e, per aiutare il governo a finanziare il debito, venne attuato un controllo della curva dei rendimenti.
Cosa significa? La Fed manteneva i tassi di interesse a breve termine vicini allo 0% e quelli a lungo termine al 2,5%, anche se l’inflazione arrivò al 19% durante quel periodo.
In altre parole, la banca centrale “forzava” il mercato obbligazionario per permettere al governo di finanziarsi a tassi bassi, nonostante l’inflazione galoppante. Questa politica durò fino agli anni ‘50, quando la situazione economica migliorò e la Fed riuscì a riprendere un po’ di indipendenza.
Anche oggi, la Fed si trova in una situazione simile, sebbene meno estrema. Con un debito pubblico enorme e l’inflazione in aumento, è difficile per la banca centrale tenere i tassi di interesse alti, senza creare problemi enormi al bilancio federale.
Ti piacciono questi approfondimenti?! Allora ti piaceranno sicuramente tutti gli altri miei contenuti. Ogni giorno news, analisi ed approfondimenti.
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Stiamo per tagliare i tassi
Negli anni ‘70, la Fed affrontò una situazione di alta inflazione. Il tentativo di combattere l’inflazione attraverso l’aumento dei tassi d’interesse fu inizialmente efficace, ma quando la pressione sul governo per mantenere la crescita economica e sostenere il debito aumentò, la Fed abbassò i tassi troppo presto.
Quando i tassi furono abbassati prematuramente, l’inflazione ritornò con ancora più forza. La prima ondata inflazionistica negli anni ‘70 diminuì quando i tassi furono alzati, ma una volta ridotti, l’inflazione tornò a livelli molto più elevati, raggiungendo un picco intorno al 15% nel 1980.
Il taglio dei tassi in risposta alla pressione fiscale (simile a quella odierna legata all’alto debito pubblico) fece sì che la Fed perdesse credibilità nella sua lotta contro l’inflazione. Questo obbligò la banca centrale a successivi rialzi dei tassi ancora più drastici, che portarono i tassi di interesse oltre il 20% per abbattere definitivamente l’inflazione.
Il rischio attuale è simile. La Fed è sotto pressione per tagliare i tassi, sia a causa del rallentamento economico, sia a causa dell’impossibilità del governo di sostenere il costo del debito con tassi elevati. Tuttavia, se dovesse abbassare i tassi troppo presto, potrebbe ripetere lo scenario degli anni ‘70.
La Fed in difficoltà
Ogni aumento dei tassi rende il servizio del debito del governo più costoso. Per esempio, il debito pubblico degli Stati Uniti ha superato i 30 trilioni di dollari e il solo pagamento degli interessi sta diventando un peso enorme sul bilancio federale.
Ad oggi gli USA spendono circa $900 miliardi all’anno solo per pagare gli interessi sul debito pubblico, questo ammonta a circa 3,5%-4% del PIL degli Stati Uniti. Questa spesa riduce lo spazio per altre priorità di spesa come la sicurezza sociale, la sanità e la difesa.
- Cosa accade se la Fed continua ad alzare i tassi? Il governo potrebbe trovarsi a dover destinare una porzione sempre maggiore delle sue entrate per pagare gli interessi sul debito, riducendo la spesa per altri settori cruciali e limitando la crescita economica.
- Cosa accade se la Fed abbassa i tassi troppo velocemente? Se invece la Fed taglia i tassi troppo rapidamente, l’inflazione potrebbe riprendere slancio, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie e creando ulteriori difficoltà economiche.
I migliori investimenti in questo scenario
In un ambiente di dominanza fiscale, le scelte di investimento diventano cruciali per proteggere il proprio patrimonio e, possibilmente, trarre profitto dalle dinamiche uniche che caratterizzano questo tipo di scenario.
1. Azioni statunitensi di medie dimensioni
Gli indici azionari principali statunitensi, come l’S&P 500 o il Nasdaq, hanno mostrato una valutazione molto alta negli ultimi anni. Se consideriamo l’impatto che l’inflazione elevata ha sui profitti reali delle aziende, la prospettiva per le azioni USA potrebbe essere neutrale o negativa in termini di rendimenti aggiustati per l’inflazione.
Molte famiglie e investitori istituzionali hanno già investito molto, lasciando poco spazio per una significativa espansione del mercato. Inoltre, con l’aumento dei costi del debito e il rallentamento economico, i margini di profitto aziendali potrebbero essere sotto pressione.
Nonostante questo contesto sfavorevole, ci sono opportunità interessanti in azioni cicliche e di medie dimensioni, che tendono a essere meno saturate nei grandi indici. Aziende che operano in settori come le materie prime o i settori industriali potrebbero beneficiare di aumenti della domanda legati all’inflazione e all’espansione delle infrastrutture. Questi settori possono offrire un miglior rapporto rischio-rendimento rispetto alle grandi multinazionali già sovraperformanti.
2. Azioni internazionali
Per anni, le azioni internazionali hanno sottoperformato rispetto a quelle statunitensi. Tuttavia, il ciclo di tagli dei tassi di interesse previsto per il 2024 potrebbe rappresentare una svolta per i mercati internazionali.
Mercati come quelli europei e asiatici potrebbero trarre vantaggio da una stabilizzazione della crescita globale e da politiche monetarie meno restrittive. I titoli legati alle esportazioni, come quelli delle grandi industrie manifatturiere tedesche o giapponesi, potrebbero performare bene in un contesto di inflazione globale moderata.
Non significa che le azioni internazionali sovraperformeranno con certezza, ma avere un’esposizione a questi mercati potrebbe bilanciare i rischi e creare opportunità di crescita all’interno di un portafoglio diversificato.
3. Oro
L’oro continua a essere un asset di grande interesse in periodi di incertezza economica, e il ciclo di tagli dei tassi della Fed nel 2024 potrebbe favorire ulteriormente il metallo prezioso.
Sebbene l’oro abbia avuto un breakout significativo nel 2024, è ancora relativamente sottovalutato in termini di possesso rispetto alla media storica. Storicamente, l’oro ha funzionato bene durante i periodi di dominanza fiscale, poiché protegge gli investitori contro l’inflazione e l’incertezza economica. Inoltre, dato che le riserve auree globali sono limitate, la sua scarsità lo rende attraente in un contesto di svalutazione della moneta.
Sebbene possa sembrare leggermente ipercomprato a breve termine, rimane un asset interessante a lungo termine, soprattutto se il dollaro si indebolisce con i tagli dei tassi. Gli investitori con una visione di lungo periodo dovrebbero considerare l’oro come parte di un portafoglio diversificato.
4. Bitcoin
Bitcoin si è dimostrato altamente correlato alla liquidità globale. Quando i governi e le banche centrali iniettano liquidità nei mercati, Bitcoin tende a beneficiare direttamente di questa espansione.
Durante i periodi di quantitative easing e politiche monetarie espansive, il prezzo di Bitcoin è aumentato notevolmente. Questo lo rende un hedge potenziale contro la svalutazione della moneta, simile all’oro, ma con una crescita più aggressiva.
Ovviamente, Bitcoin è molto volatile e deve essere trattato con prudenza. Gli investitori che considerano l’inclusione di Bitcoin nel proprio portafoglio devono tener conto della sua alta volatilità e gestire le dimensioni della posizione in base alla tolleranza al rischio.
Come tenere traccia degli sviluppi
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Fammi sapere qua sotto nei commenti cosa ne pensi degli argomenti trattati e quali temi vorresti approfondire nei prossimi articoli o video.
A presto!
🕳️ Fonti ed approfondimenti
Ecco qua la raccolta di tutte le fonti che ho utilizzato questo articolo e che puoi utilizzare per approfondire alcuni concetti:
- Articolo competo: https://www.lynalden.com/september-2024-newsletter/
- https://www.whitehouse.gov/cea/written-materials/2021/07/06/historical-parallels-to-todays-inflationary-episode/
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L’autore 👨🏻💻
Per coloro che non mi conoscono, sono Marco Costanza. Ho lasciato il tanto ambito “posto fisso” nel 2021 per dedicarmi completamente allo studio ed approfondimento finanziario e di Bitcoin. Il mio scopo di vita è condividere con tutti le mie scoperte per vivere con maggior benessere fisico, mentale ed economico.
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