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Bitcoin compie 17 anni: dal white paper alla macro di oggi, tra Fed, euro digitale e novità dal settore

Tempo di lettura: 4 minuti

31 ottobre: 17° anniversario del white paper di Bitcoin 🎂

Il 31 ottobre 2008 Satoshi Nakamoto pubblicò il white paper intitolato “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System”, il documento tecnico che descrive come una rete aperta e senza intermediari possa consentire pagamenti digitali sicuri. È la data di nascita dell’idea, mentre la rete inizia a funzionare il 3 gennaio 2009 con il primo blocco, il genesis block. Per chi non lo ha ancora fatto, vale la pena leggere il documento integrale in italiano: è breve, chiaro e sorprendentemente attuale. Scarica il white paper in italiano 📄✨.

Perché conta ancora oggi 🧠

Il white paper introduce alcuni pilastri: pagamenti peer-to-peer senza fiducia in terze parti, Proof-of-Work come meccanismo di consenso, offerta monetaria prevedibile e finalità delle transazioni tramite crittografia e incentivi economici. Un set di idee semplici ma rivoluzionarie che ha reso possibile una forma di denaro nativa di internet. 🚀

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Macro e mercati: la Fed raffredda gli entusiasmi 🏦

La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse, ma ha smorzato le aspettative su nuovi interventi imminenti. In sintesi: politica monetaria ancora prudente e meno propensa a una sequenza rapida di tagli. Un’analisi dettagliata è disponibile qui: approfondimento sulle parole di Powell 🔍.

Le probabilità implicite di un ulteriore taglio entro fine anno, monitorate dal FedWatch Tool, sono scese rispetto ai picchi recenti. Questo si è tradotto in un raffreddamento del “rally da tagli”, con impatto su asset rischiosi e su valutazioni già tirate. Dati aggiornati qui: CME FedWatch Tool 📉.

Che cosa significa per azioni e crypto 📈

Una Fed meno accomodante tende a frenare l’appetito per il rischio: i listini potrebbero alternare fasi di lateralità a ritracciamenti tecnici, specie sui titoli con multipli elevati. Nel comparto tech mega-cap è fisiologico attendersi prese di profitto dopo tratti molto estesi. Sul fronte exposure a Bitcoin, società come MicroStrategy restano estremamente sensibili: quando Bitcoin accelera, questi titoli amplificano i movimenti. ⚠️ Ricordiamo che si tratta di mercati volatili e la speculazione su altcoin è, per natura, un gioco a somma spesso negativa. Prudenza. 💡

Tecnica in pillole: bande di Bollinger e volatilità in arrivo 📊

Le bande di Bollinger aiutano a visualizzare fasi di compressione e rilascio di volatilità: quando le bande si restringono, il mercato “carica la molla”, e spesso segue un movimento deciso. Diversi analisti segnalano contesti simili su vari asset crypto; uno spunto di lettura: il commento di John Bollinger 🔎.

Nota importante: gli indicatori sono derivati del prezzo e “arrivano dopo”. Utili per il contesto, ma non sostituiscono gestione del rischio e comprensione dei fondamentali. ⛑️

Bitcoin sotto 100k prima del 2026? Il mercato scommette 50/50 🎯

I mercati di previsione fotografano uno scenario incerto sul percorso dei prezzi nei prossimi mesi. Un esempio: la domanda su Polymarket mostra aspettative divise in modo equilibrato. Tradotto: sentiment combattuto, volatilità possibile, narrativa ancora in evoluzione. 🐂🐻

Politica commerciale USA: il Senato boccia i dazi globali, ma la partita non è chiusa 🌐

Il Senato ha votato contro il pacchetto di dazi globali; tuttavia la dinamica politica resta complessa, con margini per rinvii e veti presidenziali che potrebbero spostare effetti e tempi della decisione. I mercati hanno reagito con cautela, in attesa di certezze esecutive. Dettagli qui: approfondimento di Politico 🏛️.

Euro digitale: tempi lunghi, innovazione veloce ⏳🇪🇺

Secondo la BCE, se la legislazione verrà adottata nel 2026, un pilot potrebbe partire nel 2027 e l’emissione di un euro digitale arrivare nel 2029. In un’epoca in cui il software evolve per cicli trimestrali, è una roadmap lenta che apre interrogativi su competitività e adozione rispetto a soluzioni aperte e già globali. Fonte ufficiale: comunicazione BCE 🧭.

Notizie in breve 📰

  • Claim virale su Jamie Dimon: un post sostiene che il CEO di JPMorgan abbia ammesso di essersi “sbagliato” su Bitcoin. In realtà i commenti ricorrenti di Dimon riguardano più spesso la “tecnologia blockchain” in senso ampio, non un’adesione alla tesi Bitcoin. Qui il post che ha generato il fraintendimento: thread su X. 🧩
  • MrBeast nel fintech? Registrata una domanda di marchio legata a exchange e pagamenti. Con un’audience colossale, un suo ingresso potrebbe spostare rapidamente l’attenzione mainstream. Dettagli: articolo su Yahoo Finance. 🌍
  • Comunicazioni senza rete: durante proteste in Tanzania e dopo l’uragano Melissa in Giamaica, l’app Bitchat ha scalato i download come soluzione di messaggistica “offline” via Bluetooth. Fonti: post della community Bitchat e aggiornamento su Giamaica. In contesti critici, resilienza e decentralizzazione non sono un vezzo tecnologico: possono diventare essenziali. 🌪️📡
  • CleanSpark e “AI pivot”: il titolo del miner è salito dopo l’annuncio di espansione nell’AI. Importante distinguere: ASIC per mining e infrastrutture AI rispondono a esigenze hardware ed energetiche molto diverse (latency, continuità, memoria, interconnessione). Approfondimento: analisi su Cointelegraph. ⚙️🔌
  • Nasce BULL Wallet: portafoglio self-custodial Bitcoin-only, con supporto a Lightning e Liquid. Focus su pagamenti a basso costo e custodia personale. Annuncio ufficiale: post di Bull Bitcoin. 🔒⚡

Fisco italiano: rivalutazione crypto entro il 30 novembre 2025 🧾

Entro il 30/11/2025 è possibile optare per la rivalutazione delle proprie posizioni crypto al valore del 1° gennaio 2025, pagando un’imposta sostitutiva del 18% sull’intero controvalore. Non è un condono: non regolarizza omissioni pregresse, ma consente di “riallineare” il costo fiscale. Valutate con un professionista in base al vostro storico. Aggiornamenti utili qui: nota di Crypto Fisco. ✅

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In sintesi

Diciassette anni dopo il white paper, Bitcoin continua a mostrare resilienza tecnologica e monetaria, mentre la macro resta il vero metronomo del rischio. Tra una Fed più fredda, un euro digitale dai tempi lunghi e un settore in rapido esperimento, il filo rosso rimane lo stesso: autonomia, trasparenza e auto-custodia. In altre parole: meno promesse, più proprietà. 🔑