Inviare Bitcoin da un wallet all’altro è una pratica ormai consolidata, ma dietro questo gesto semplice si nasconde un concetto fondamentale: la gestione delle chiavi private. Quando trasferiamo un Bitcoin da una chiave privata a una chiave pubblica di qualcun altro, stiamo semplicemente spostando il diritto di spesa. Quel Bitcoin, da quel momento, può essere speso solo dalla chiave privata corrispondente alla nuova chiave pubblica.
🪙 Casacius Coin: i Bitcoin fisici
Per capire come rendere ancora più anonimi questi trasferimenti, vale la pena guardare al passato con i Casacius Coin. Queste monete fisiche, create intorno al 2011-2013, erano vere e proprie reliquie: monete di metallo con uno strato anti-manomissione sotto il quale era nascosta una chiave privata. Possedere un Casacius Coin significava possedere effettivamente dei Bitcoin, che potevano essere riscattati grattando lo strato protettivo. Queste monete permettevano di scambiare Bitcoin di mano in mano, in contanti, senza transazioni on-chain, aumentando l’anonimato. Tuttavia, il loro utilizzo è stato vietato per via del potenziale riciclaggio di denaro.
🔍 Il limite dello scambio di chiavi private
L’idea di scambiarsi una chiave privata per trasferire Bitcoin in modo anonimo presenta un grosso limite: la fiducia. Se io consegno la mia chiave privata a qualcun altro, entrambi possiamo ancora spendere quei fondi finché restano su quell’indirizzo. Non esiste una reale garanzia che chi cede la chiave non la conservi per spenderla in futuro. Con i contanti questo rischio non esiste: quando consegno una banconota, non ho più alcun accesso.
⚙️ Statechain: come funziona il trasferimento sicuro
Qui entra in gioco il concetto di Statechain. Con una Statechain, si utilizza un portafoglio multi-firma due di due, creato da Alice (che vuole trasferire Bitcoin) insieme a un operatore di terza parte, chiamato Victor. In questo schema, Alice non può più spendere da sola il Bitcoin: serve anche la firma di Victor. Una volta creato il wallet, Alice trasferisce la chiave privata a Bob. Bob, per spendere, deve mettersi d’accordo con Victor. In questo modo, Alice perde la possibilità di muovere i fondi in autonomia.
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⏳ Il backup di sicurezza: prevenire blocchi
Resta un problema: cosa succede se Victor sparisce? Per risolvere questa eventualità, Alice chiede a Victor di firmare in anticipo una transazione di emergenza. Se Victor non collabora, dopo una settimana Alice può riottenere i fondi. Quando Alice trasferisce il controllo a Bob, Bob riceve anche questa transazione di backup. Grazie alla tecnologia Sighash, Bob può sovrascrivere la vecchia chiave di Alice con la sua, diventando l’unico titolare del diritto di recupero. Così, se Victor sparisce, Bob può recuperare i Bitcoin.
🧩 I rischi di collusione e le soluzioni
C’è un’ultima criticità: la collusione. Se Victor e Alice decidessero di collaborare, potrebbero ingannare Bob recuperando i Bitcoin prima che Bob riesca a esercitare il suo diritto di backup. Per ridurre questo rischio, sono state studiate tre soluzioni: usare operatori di terze parti noti e affidabili per motivi reputazionali, distribuire la funzione di Victor tra più soggetti indipendenti (multi-Victor), oppure fare affidamento sulla trasparenza del registro per scoraggiare comportamenti scorretti.
🔒 Bitcoin e privacy: oltre il semplice invio
La Statechain mostra come Bitcoin possa evolvere per offrire maggiore privacy e scalabilità, mantenendo sempre il controllo sovrano dei propri fondi. Anche se la tecnologia è complessa, l’utente finale non dovrà preoccuparsi di nulla: questi schemi restano “sotto il cofano”, mentre la gestione dei Bitcoin continuerà a essere semplice come un normale invio tra wallet.