Bitcoin e il sogno open source: è davvero possibile?
L’universo Bitcoin è alimentato dalla passione di sviluppatori indipendenti che, con contributi open source, rendono il protocollo sempre più solido 🔧. Uno di questi è Calle, che ha recentemente lanciato su Twitter un invito provocatorio: “Lascia il tuo lavoro da 9 a 5 e diventa uno sviluppatore Bitcoin open source”. Una frase che ha scatenato dibattiti, ma rivela un tema importante: come si può vivere contribuendo a Bitcoin senza un impiego tradizionale?
Una risposta concreta arriva dall’intervista a Daniela Brozzoni, sviluppatrice attiva nel progetto Bitcoin Core. In questo dialogo approfondito si esplora il modello economico e professionale di chi decide di lavorare nella cosiddetta “Bitcoin economy” 🌐.
Un long da 1,5 miliardi su Bitcoin: chi c’è dietro?
Nei mercati cripto l’anonimato è spesso accessibile, ma i dati on-chain ci permettono di osservare grandi movimenti 🧐. Su Hyperliquid, exchange decentralizzato, è emersa una posizione long su Bitcoin da 1,5 miliardi di dollari. Alcune voci la collegano a Donald Trump, ma non ci sono prove concrete. Ciò che è chiaro è che è stata aperta una posizione su 1600 BTC con un profitto parziale di oltre 230.000 dollari, mentre la controparte su Ethereum è in perdita.
Le informazioni sul wallet sono pubbliche e consultabili tramite HyperDash, uno strumento utile per analizzare l’operatività dei cosiddetti whale 🐳. Attenzione però: non bisogna prendere queste mosse come segnali operativi da imitare senza analisi personale.
Analisi tecnica e operatività personale: oro, petrolio e titoli italiani
Settimana interessante quella passata anche sul fronte dell’oro 🪙: dopo un’avanzata vertiginosa, la candela di venerdì mostra segnali misti con tendenze laterali all’orizzonte. Anche su Leonardo, titolo industriale italiano, sono stati identificati buoni ingressi short intorno ai 56 €, che oggi mostrano risultati positivi.
Sul petrolio, invece, strategie più caute: si attendono livelli chiave a 55,5 $ prima di rientrare long. Una gestione del rischio ben definita, con l’applicazione di stop loss anche in profitto, distingue un’operazione opportunistica da una scommessa impulsiva ⚖️.
Mercati macro, inflazione e tassi USA: cosa aspettarsi?
L’inflazione USA torna al 3,1%, risalendo rispetto al 2,9% previsto. Questo dato preoccupa perché entra in conflitto con l’attesa generale di una riduzione dei tassi da parte della FED. Nonostante ciò, i trader sembrano ancora convinti che nella prossima riunione la banca centrale proseguirà il taglio, portando il tasso dal 4,25% al 4,00% 🏦.
Il rischio più grande? Che Powell faccia dichiarazioni meno accomodanti del previsto, invertendo la tendenza dei mercati. La psicologia della finanza resta centrale: non sono i dati in sé a muovere i mercati, ma le aspettative su quei dati.
Oro sempre più inaccessibile: non solo per colpa dei prezzi
Una delle metriche più impressionanti discusse riguarda l’accessibilità dell’oro rapportata al lavoro. Secondo The Kobeissi Letter, oggi servono 116 ore di lavoro negli USA per acquistare un’oncia d’oro, il doppio rispetto a pochi anni fa ⛏️. Questo conferma quanto la crescita del prezzo dell’oro non segua il ritmo dei salari, rivelando un divario crescente che penalizza sempre più i lavoratori.
Eppure, c’è chi su CNBC suggerisce di vendere oro per comprare bond USA, nonostante le agenzie abbiano già declassato il rating degli Stati Uniti e numerose banche centrali stiano facendo l’opposto. Una dinamica che sembra andare contro corrente 🌀.
Crypto e tassazione in Italia: cosa cambierà?
Tra le indiscrezioni legate alla Legge di Bilancio 2026, emergono due novità potenziali per i contribuenti coinvolti in attività cripto 🇮🇹:
- Possibile riduzione dell’aliquota fiscale dal 33% al 26% per il cambio tra cripto e token in euro (come le stablecoin denominate EUR).
- Istituzione di un tavolo permanente di sorveglianza sulle criptoattività entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge, con membri da MEF, Guardia di Finanza, Banca d’Italia, CONSOB e associazioni del settore.
Pur trattandosi di fughe di notizie non confermate, l’introduzione di queste misure potrebbe cambiare radicalmente la gestione fiscale per chi opera nel mondo crypto. È importante restare aggiornati e prepararsi a eventuali nuove regole fiscali.
Il caso Regno Unito: 65.000 lettere per crypto guadagni non dichiarati
Nel Regno Unito, la HMRC ha intensificato i controlli su chi ha realizzato guadagni con le criptovalute ma non li ha dichiarati 🕵️♂️. In base a quanto riportato da Cointelegraph, sono state inviate più di 65.000 lettere di avviso. Questo riflette una tendenza crescente alla regolamentazione del settore, e invita tutti a regolarizzare le proprie posizioni fiscali.
Per chi si sente spaesato, servizi come Tatax offrono un comodo supporto per la redazione del report fiscale, analizzando le transazioni dai propri wallet o dagli exchange e generando la documentazione pronta da consegnare ✍️.
Conclusioni
Tra strategie operative sui mercati, sviluppi legislativi e riflessioni su Bitcoin come forma di lavoro o riserva di valore, questa settimana è stata densa di spunti. L’importante è mantenere uno sguardo critico, informarsi e non lasciarsi trasportare da titoli “bomba” o movimenti eclatanti, ma costruire con consapevolezza le proprie decisioni ⚖️.



