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Bitcoin whale scarica BTC e accumula ETH: operativo su Hyperliquid

Tempo di lettura: 2 minuti

Un misterioso “Bitcoin OG” muove miliardi verso Ethereum

Tra il 21 agosto e il 1° settembre 2024, un indirizzo storicamente inattivo, soprannominato “OG”, ha dato vita a una delle più grandi rotazioni asset on-chain mai registrate nel mondo delle criptovalute: oltre 22.769 BTC venduti (≈ $2,59 miliardi) e quasi 890.000 ETH acquistati (≈ $4 miliardi). Tutte le operazioni si sono svolte su Hyperliquid, una piattaforma DEX per il trading spot e a leva di criptovalute.

I numeri della rotazione: spot + derivati

L’operatività dell’entità è stata metodica e multimodale: ha venduto BTC, acquistato ETH spot per circa $2,22 miliardi, e aperto anche una posizione long nei contratti perpetual su ETH per oltre $577 milioni. Una parte di questa è stata chiusa il 25 agosto con circa $33 milioni di profitto, reinvestiti nuovamente in ETH spot (+$108 milioni).

Tra il 31 agosto e il 1° settembre, l’attività si è intensificata: 6.000 BTC sono stati convertiti in oltre 145.000 ETH in meno di 16 ore. Il totale stimato acquistato dalla whale si aggira tra 837.000 e 886.000 ETH, a seconda delle fonti (Lookonchain, Arkham, Cointelegraph). Le discrepanze si spiegano con tempistiche di aggiornamento e wallet multipli.

Perché Hyperliquid?

Hyperliquid si è confermata la piattaforma centrale per queste operazioni. L’uso prevalente di questo DEX, invece di exchange centralizzati o ETF, suggerisce una strategia orientata al controllo delle operazioni e alla massimizzazione dell’efficienza on-chain. Inoltre, oltre $2,5 miliardi in ETH acquistati sono stati successivamente messi in staking, confermando un approccio di investimento strategico, non solo speculativo.

Contesto macro: ETF su ETH in forte crescita

Questo massiccio rebalancing si inserisce in un momento favorevole per Ethereum. Nel solo mese di agosto, gli ETF spot su ETH hanno registrato afflussi per oltre $3 miliardi, a fronte dei soli $171 milioni dei BTC ETF nei giorni recenti. Gli analisti hanno parlato di un segnale di market maturity e di crescente appetito istituzionale per ETH.

È importante notare però che la whale non ha utilizzato questi ETF per le sue operazioni, che sono invece avvenute interamente su chain via DEX. Gli ETF rappresentano quindi un contesto positivo, ma non uno strumento diretto impiegato da questa entità.

Strategia sofisticata e impatto sul mercato

Le operazioni sono state suddivise in “tranche” — ad esempio, 4.000 BTC in 12 ore, o 2.000 BTC in 4 — per limitare lo slippage e l’effetto sul prezzo. Questo ha aiutato l’entità a spostare miliardi di dollari senza destabilizzare il mercato. Non è però l’unica forza in campo: nella stessa finestra temporale un’altra whale ha venduto 24.000 BTC, contribuendo a un flash crash, ma la connessione tra le due entità non è confermata.

Risultato visibile: BTC in calo e ETH in rialzo a fine agosto, con picchi di acquisto corrispondenti a movimenti giornalieri di prezzo analizzati da Cointelegraph, The Block e Lookonchain.

Dietro le quinte: chi è questa entità?

Sappiamo che si tratta di un indirizzo noto per detenere oltre 100.000 BTC da anni – un “Bitcoin OG” con attività pubblica quasi nulla fino ad oggi. È stato tracciato tramite gli strumenti di analisi on-chain Lookonchain e Arkham. Tuttavia, la vera identità resta sconosciuta, così come eventuali operazioni aggiuntive effettuate off-chain (su mercati OTC o exchange centralizzati).

Perché passare da BTC a ETH?

  • Rendimento passivo: ETH consente lo staking, creando un flusso di rendimento che BTC non offre.
  • Deflazione: l’aggiornamento EIP-1559 rende ETH leggermente deflazionario.
  • Diversificazione ciclica: dopo forti cicli BTC, molte entità ruotano verso ETH e altcoin per cavalcare nuovi trend.

In sintesi, è un movimento tecnico e strategico, effettuato da un soggetto esperto e ben capitalizzato, che sta leggendo il mercato in tempo reale con strumenti sofisticati e operazioni su larga scala 🧠📊.

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