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PayPal apre la strada ai pagamenti crypto peer-to-peer

Tempo di lettura: 3 minuti

PayPal spinge sull’adozione delle criptovalute

Con un annuncio che potrebbe segnare una svolta nel mondo del fintech, PayPal ha introdotto una serie di nuove funzionalità dedicate all’uso quotidiano delle criptovalute. Dopo il lancio del suo stablecoin PYUSD, l’azienda americana amplia le possibilità di pagamento digitale con strumenti pensati per un pubblico mainstream 🪙.

Le novità principali riguardano l’invio P2P (peer-to-peer) in crypto, la creazione di link di pagamento personalizzati e nuove agevolazioni dal punto di vista fiscale. Tutto questo rientra nella strategia di PayPal per rendere le valute digitali più semplici da usare, accessibili e integrate nella vita quotidiana.

Pagamenti P2P in crypto: istantanei e semplici

La funzione più attesa è sicuramente quella dei pagamenti peer-to-peer in criptovalute 🧾. Gli utenti PayPal e Venmo con sede negli Stati Uniti potranno presto inviare e ricevere Bitcoin, Ethereum e PYUSD direttamente dall’app, in pochi secondi e con la consueta facilità d’uso che ha reso note le due piattaforme.

Questa implementazione rappresenta un passo in avanti verso la normalizzazione delle crypto come mezzo di pagamento, al di là dell’ambito speculativo in cui sono spesso confinate 💡. Inoltre, PayPal ha annunciato che l’estensione del servizio raggiungerà anche Europa, Regno Unito e Italia nei prossimi mesi.

PayPal Links: paga e incassa con un clic

Un’altra innovazione importante è la nuova funzione PayPal Links 🔗. Si tratta di link di pagamento generabili con un clic e condivisibili via email, chat o social. I destinatari potranno saldare l’importo usando valute fiat o crypto, eliminando la necessità di e-commerce strutturati per ricevere piccole somme.

Questo strumento è pensato in particolare per freelance, creator e piccoli commercianti, un segmento in continua crescita nel quale la facilità e immediatezza dei pagamenti è cruciale per l’attività 💼.

Più semplicità (e meno tasse) per chi usa le crypto

Un dettaglio importante riguarda il trattamento fiscale dei trasferimenti: i pagamenti personali tra amici o familiari tramite PayPal e Venmo, anche quando effettuati in criptovaluta, non richiederanno la compilazione del modulo 1099-K 📝. Una semplificazione non da poco, che rende i pagamenti crypto più simili ai tradizionali bonifici anche dal punto di vista burocratico.

Questa scelta può incentivare ulteriormente l’adozione delle criptovalute per scopi non commerciali, rafforzando l’idea delle blockchain come tecnologie pratiche del quotidiano e non solo strumenti finanziari.

Pay with Crypto: le aziende possono accettare oltre 100 criptovalute

Non è finita qui. PayPal aveva già lanciato “Pay with Crypto”, un programma che permette alle aziende statunitensi di accettare pagamenti in oltre 100 criptovalute, con conversione istantanea in stablecoin o valuta fiat 🌐. Le commissioni partono da uno 0,99%, inferiore a quelle delle carte di credito internazionali.

Per le imprese, ciò significa poter accettare crypto eliminando il problema della volatilità. E per gli utenti finali rappresenta un altro segnale che le crypto stanno diventando uno strumento finanziario maturo, sicuro e utilizzabile in ambito commerciale.

Una strategia chiara: normalizzare l’uso delle criptovalute

Le mosse di PayPal si inseriscono in un trend più ampio che vede sempre più big tech interessate all’integrazione della tecnologia blockchain. Ma la società americana ha un asso nella manica: centinaia di milioni di utenti attivi abituati a usare la piattaforma per ogni tipo di pagamento 💳.

Se anche solo una parte di questi inizierà a utilizzare le criptovalute ogni giorno, l’impatto sul tasso di adozione globale sarà massiccio. E PayPal potrà vantarsi di avere avuto un ruolo decisivo nel traghettare le crypto dal campo della teoria a quello della pratica.

Conclusione: le crypto entrano nella vita quotidiana

PayPal non segue la moda, ma sceglie di guidare il cambiamento 🧭. Le novità annunciate — dai pagamenti P2P, ai link, fino alle agevolazioni fiscali — puntano a rendere le criptovalute più accessibili, semplici da usare e utili anche nei contesti quotidiani.

Un cambio di paradigma per il settore fintech, che potrebbe rappresentare uno dei momenti chiave nel percorso verso la piena integrazione delle crypto nell’economia globale.