Axie Infinity: la favola (digitale) che non ha avuto il lieto fine
Il boom: dalle stalle alle stelle…
Nel novembre 2021, Axie Infinity toccava il picco massimo: il token AXS valeva 165 dollari 💸, con una capitalizzazione di mercato oltre i 10 miliardi. In alcune regioni del mondo, come le Filippine, migliaia di persone mollavano bar, uffici e officine per dedicarsi a tempo pieno a combattere con draghetti digitali nella speranza di guadagni facili. Pareva quasi che la blockchain avesse inventato il lavoro perfetto: giocare e guadagnare. Ma c’era un piccolo problema… l’economia del gioco si basava su un meccanismo piuttosto simile a una catena di Sant’Antonio vestita da Pikachu 👀.
Economia da cartoon: bello finché dura
Il sistema di Axie era sostanzialmente questo: compra tre Axie, inizia a combattere, ricevi premi in token digitali (SLP) da convertire in denaro vero. Ma per mantenere alte le entrate, serviva un flusso costante di nuovi giocatori paganti. Era una sorta di gioco delle sedie musicali, dove chi arrivava per ultimo trovava solo il pavimento. Quando l’hype si è affievolito, il sistema si è incrinato: i premi sono crollati come torri Jenga e i mostriciattoli hanno smesso di far la magia.
I guadagni da sogno si sono trasformati in qualche dollaro al giorno, forse giusto per una pizza, se piccola 🍕. L’economia del “gioco” cominciava a sembrare più una lezione di economia comportamentale che una svolta innovativa.
Houston, abbiamo avuto un hacker
Se già le cose andavano male, marzo 2022 portò una batosta epica: il famigerato attacco alla rete Ronin 🧨. Un hacker (o un gruppo di hacker con molto tempo libero e pochi scrupoli) riuscì a sottrarre oltre 600 milioni di dollari. Un colpo quasi fatale. Gli investitori persero fiducia, la community entrò in panico e, come nei migliori disastri annunciati, iniziò la fuga.
Anche le patch successive e i tentativi di salvataggio dello staff non riuscirono a far decollare di nuovo il razzo. Axie Infinity iniziava il suo lento, costante e, diciamolo, piuttosto silenzioso declino 📉.
Settembre 2025: un ex-miracolo in saldo
Oggi, mentre magari vi state chiedendo se il vostro cane può essere un NFT, sappiate che il token AXS vale circa 2,5 dollari. Una perdita di valore di oltre il 98% rispetto ai tempi d’oro. I server sono ancora attivi, ma spesso popolati più da bot che da utenti reali. Il progetto ormai sopravvive più come simbolo di un’epoca (quella dell’euforia NFT e delle cripto) che come serio concorrente nel mondo del gaming.
Eccoli lì, i nostri cari draghetti pixellati, che una volta promettevano rendite passive e ora fanno compagnia alla nostalgia digitale. Oggi, Axie Infinity serve soprattutto da lezione collettiva sull’eccessivo entusiasmo speculativo. O, per dirla diversamente, su quanto sia rischioso mettere il proprio futuro nelle zampe di un mostro NFT 🦎.
Morale? Quando un videogioco promette di farti vivere di rendita, forse è meglio leggere le note scritte in piccolo… quelle che ti dicono che il boss finale potrebbe essere il mercato stesso.