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Strategy (ex MicroStrategy) punta all’S&P 500: svolta per MSTR e il futuro di Bitcoin

Tempo di lettura: 2 minuti

Strategy pronta a entrare nell’S&P 500: decisione attesa venerdì

L’azienda precedentemente nota come MicroStrategy, ora operante come Strategy (ticker: MSTR), ha ufficialmente raggiunto tutti i requisiti necessari per candidarsi all’ingresso nel celebre indice azionario S&P 500. La decisione finale della S&P US Index Committee è attesa per venerdì 5 settembre 2025 📅.

Strategy ha riportato risultati finanziari straordinari nel secondo trimestre di quest’anno, con 14 miliardi di dollari di utile operativo e 10 miliardi di utile netto, pari a 32,6 dollari per azione. Il fatturato ha raggiunto i 114,5 milioni di dollari, in crescita del 2,7% su base annua. Particolarmente significativa la crescita dei servizi in abbonamento, saliti di quasi il 70% 📈.

Il segreto? Bitcoin e nuove norme contabili

Il salto di qualità nei conti aziendali è legato all’introduzione, a gennaio 2025, di nuovi standard contabili che permettono di registrare anche plusvalenze non realizzate su asset digitali. Con Bitcoin sopra i 100.000 dollari, Strategy ha potuto registrare enormi guadagni contabili 🪙.

Al 30 giugno 2025, l’azienda deteneva la cifra record di 597.325 BTC, con un BTC Yield del 19,7% da inizio anno. Questo valore misura l’incremento percentuale del rapporto tra bitcoin posseduti e azioni diluite in circolazione: un indicatore chiave della strategia di accumulo voluta da Michael Saylor 💼.

Requisiti per l’inclusione? Tutti rispettati

Per essere inclusa nell’S&P 500, un’azienda deve rispettare criteri stringenti:

  • Sede negli Stati Uniti e fatturato prevalentemente americano 🇺🇸
  • Azioni ordinarie quotate su NYSE, NASDAQ o CBOE
  • Capitalizzazione di mercato in almeno 85° percentile dell’S&P Total Market Index (circa 23 miliardi $)
  • Volume di scambi ≥ 250.000 azioni al giorno negli ultimi 6 mesi
  • Utili GAAP positivi negli ultimi quattro trimestri e nell’ultimo trimestre 📊

Strategy ha superato ciascuna di queste voci e ora tutto dipende dalla decisione finale del comitato 📋.

Il comitato decide a porte chiuse 🏛️

L’inclusione nell’S&P 500 non è automatica, nemmeno se si soddisfano tutti i criteri tecnici. Il verdetto finale dipende dal giudizio soggettivo di un comitato i cui membri non sono pubblici. In passato, aziende come Tesla, Robinhood e AppLovin hanno subito ritardi o rifiuti inspiegabili 🧐.

Ciò che rende MSTR un caso unico è la sua natura di “società-tesoreria Bitcoin”. Il suo valore non si basa su flussi di cassa futuri come accade per altre aziende, ma sulla valorizzazione dei BTC detenuti. Un profilo mai visto prima nell’indice 📌.

L’ingresso nell’indice? Una rivoluzione per MSTR e Bitcoin

Entrare nell’S&P 500 avrebbe un impatto fortissimo per Strategy. Significherebbe ricevere flussi di investimento passivi e automatici da parte di fondi indicizzati e pensionistici, che replicano la composizione dell’indice 🎯.

In altre parole, chiunque investa in un ETF sull’S&P 500 comprerebbe anche azioni MSTR… e quindi, indirettamente, una fetta di Bitcoin ⛓️. Si innescherebbe così un circolo virtuoso: più acquisti passivi ➡️ prezzo MSTR sale ➡️ più liquidità per comprare BTC ➡️ ancora più adesione istituzionale ✅.

Se confermata, sarebbe la prima società di questo tipo ammessa nell’indice: un segnale forte dell’integrazione di Bitcoin nella finanza mainstream.

Il verdetto di venerdì deciderà se Strategy entrerà a far parte dell’élite azionaria americana. Ma comunque vada, il solo fatto che una società BTC-centrica abbia raggiunto questo traguardo segna un momento storico per il mondo delle criptovalute 📍.

👉🏻 Fonte 👈🏻